Esci dalla zona di Comfort!

Vi siete mai chiesti come mai rimaniamo sempre sul posto e non riusciamo ad andare avanti? Ad esempio vi state allenando da mesi ma non riuscite a vedere un cambiamento? Molto probabilmente il motivo è che non uscite molto dalla vostra zona di comodità e per questo non avete nuovi risultati. 

La zona di comfort è un concetto psicologico. Il termine è sinonimo di una stanza, in cui svolgiamo le attività secondo un modello predefinito inconsiamente. Qua dentro ci sentiamo al sicuro e lo stress e i rischi sono tutti ridotti al minimo. Ognuno di noi ha una zona di comfort personale.

A questo punto ci dobbiamo porre una domanda: perchè dovrei lasciare questa zona? Tutto sommato ognuno di noi si sente al sicuro in questa zona. La risposta è semplice: se si rimane nella propria zona di comfort non possiamo avere un progresso. La base per la crescita infatti si chiama eustress che è un tipo di stress positivo, che sollecita a fare di più senza sovracaricarci. L'eustress è la caratteristica che differenzia la prestazione continua e quella ottimale. La prestazione continua è quella esistente nella zona di comfort, ma tende a tenerci fermi. Il proprio potenziale non viene sfruttato a pieno, nel corso del tempo si arriva ad un punto di stasi ed infine le prestazioni scendono. La propria vita equivale poi ad un regresso.

Questa cosa è ben visibile nello sport. Supponete di essere una persona non molto sportiva e d'ora in poi cominciate regolarmente a fare esercizio fisico ma non andate oltre ai vostri limiti. Che cosa succede? Per un periodo iniziale farete dei progressi costanti ma non sfidando mai veramente voi stessi, arrivando poi ad un punto di stallo. Infine comincerete a commettere degli errori, eseguendo sempre i soliti esercizi e perderete anche la motivazione, di conseguenza vi eserciterete meno e i progressi andranno persi.  

Al contrario dovete sfidare voi stessi costantemente e affrontare i vostri limiti (ma non troppo oltre!), in modo da crescere costantemente ed affrontare nuove sfide. Naturalmente ci sarà sempre un periodo fermo ma alla fine tornerà la salita ed il progresso, in modo da creare un circolo virtuoso.

Comfort come scopo di vita

Oggi giorno la comodità è uno scopo di vita, un valore a cui molte persone aspirano. Questo può diventare un problema.
Molto spesso si sente dire "Se fossi ricco, mi comprerei tutte le cose belle che voglio". La maggior parte di queste cose sono cose che non servono, ma che promettono comfort e sicurezza. Sapendo di avere tutte queste cose, rimaniamo sempre nella zona di comfort. Ma attenzione! Il comfort e la comodità uccidono la motivazione!

Miti e leggende

Anche nei vecchi miti e nelle antiche leggende si può notare che è possibile avere del progresso appena al di fuori della zona di comfort. L'eroe viene spesso spinto verso l'avventura da fattori esterni. Solitamente è abbastanza soddisfatto della sua situazione e non vuole cambiare (si trova quindi nella zona di comfort) ma alla fine si lascia convincere a muoversi verso una nuova avventura e lascia quindi la sua zona comfort. Solo attraverso questa avventura diventa un eroe e le sue storie vengono poi tramandate di generazione in generazione. Chi conoscerebbe Ercole se invece delle mitiche dodici fatiche, fosse semplicemente rimasto a casa?

Il problema con la paura

Ma come mai non lasciamo spesso questa zona di comfort? La risposta è la paura. La paura dell'ignoto, che è al di fuori della nostra zona di comfort, ci tira indietro e ci trascina verso il basso. L'origine di questa paura si trova nel profondo del nostro cervello. Il sistema limbico, colloquialmente cervello rettiliano, è il principale responsabile per il quale è sufficiente sopravvivere. Lasciare la zona di comfort significa cambiamento. Per il nostro cervello rettiliano è sinonimo di pericolo, in quanto potrebbe nascondere un pericoloso predatore dietro l'angolo.
Il sistema limbico non è aggiornato alla società di oggi ma ha una grande influenza su di noi. 

La grande costante della vita

Guardando la cosa in modo obbiettivo, il continuo cambiamento è l'unica costante nella vita di ogni persona. Niente rimane uguale, perché durante la vita tutto cambia prima o poi. La vita significa cambiamento; vivere significa adattarsi a questi cambiamenti oppure nascondersi nella propria zona di comfort. Questo vale per tutte le aree: la famiglia, il lavoro, le prestazioni fisiche...
Quando smettiamo di adattarci o sospendiamo nuovi stimoli, si va in discesa.

Come uscirne?

Per uscire di nuovo da questa area non c'è bisogno di molto. Alla base ci deve essere la decisione consapevole di lasciare la zona di comfort. Questo porta vantaggi:

  • Si fanno nuove esperienze. Cose di cui non sapevano dell'esistenza, di cui però non vogliamo più farne a meno.
  • Il proprio orizzonte si allarga. Più esperienza si fa, più si cresce come persona. Prima o poi si arriva ad una maturità emotiva e saggezza, grazie all'esperienza. 
  • Solo in questo modo si sconfigge il proprio dubbio interiore. Questo dubbio ci rode così tanto finché ci alziamo e proviamo a fare quelle cose a cui abbiamo pensato così tanto tempo e si arriva alla conclusione che non è stato poi tanto difficile... e i dubbi svaniscono. 

Il miglior modo per uscire dalla zona di comfort è fare piccoli passi. In questo modo il sistema limbico non può ribellarsi più di tanto. Ad esempio possiamo provare ad ordinare in un nuovo ristorante, qualcosa che non si è mai mangiato, oppure durante il prossimo allenamento di corsa provare a fare 50 metri in più. La vostra immaginazione non conosce confini. L'utilizzo di questi piccoli accorgimenti aiuta lentamente ma costantemente aumenta la voglia di sperimentare cose nuove e ad uscire dalla zona comfort.  

Non si tratta solo di prestazione e questo articolo non vuole essere uno dei tanti che incita a dare sempre di più. Non deve essere sempre di più ma spesso basta semplicemente uscire leggermente dai propri limiti. Fate nuove esperienze senza alcuna pressione, è questa l'idea!